Giunge ad un nuovo capitolo, forse l’ultimo, la vicenda sulla vendita del Palermo calcio: dopo l’accordo saltato nel luglio del 2017 con la cordata guidata dall’ex Iena Paul Baccaglini, il Presidente Zamparini sembra aver trovato l’intesa con un nuovo gruppo per una simbolica cifra.
Dieci euro: questo il valore, secondo il vulcanico numero uno siciliano, della sua squadra in questo preciso momento. Pur di sbarazzarsi della sua creatura, Zamparini ha abbassato le pretese fino ad azzerare la base del club rosanero, senza che giungano, però, precisi dettagli sugli acquirenti.
L’ormai ex patron della compagine sicula si limita a dire che si tratta di un gruppo londinese che ha provveduto ad acquisire anche la società Mepal, proprietaria del marchio Palermo, “con impegno al pagamento a saldo del credito residuo del Palermo di € 22.800.000 che entreranno nelle casse sociali per una garanzia serena di gestione economica”.
Professandosi triste per le ultime vicende giudiziarie che l’hanno coinvolto, Zamparini dichiara di non poter più seguire da vicino la squadra e di averla in tal modo affidata ad imprenditori che dispongano di mezzi economici importanti per raggiungere nuovi grandi traguardi nel rispetto della storia societaria e della città intera.
Infine, il congedo finale alla sua terra d’adozione: “Pur con la diversità di un uomo del nord ho amato e amo la vostra città ed i vostri costumi – le sue parole – Ogni volta che tornerò vorrei essere accolto come uno di voi. Con profonda tristezza e molto affetto vi saluto”.
Dovrebbe così giunta all’epilogo una volta per tutte la parabola di Maurizo Zamparini alla guida di un club di calcio: dopo aver guidato anche il Venezia sul finire degli anni Novanta, si è dedicato corpo e anima al Palermo, permettendogli addirittura di arrivare ad un passo dall’Europa in talune circostanze. Ora si riparte da zero con un obiettivo immediato: ritrovare la Serie A.