Jose Mourinho torna in Italia: ad assicurarsi le prestazioni in panchina dello Special One è la Roma, che nel giro di poche ore dà il benservito a Fonseca e dà il benvenuto al portoghese.

Una notizia che manda in visibilio i tifosi giallorossi, fa schizzare in alto in titolo in Borsa e fa crollare in pochi istanti le quote dei bookmakers relative alle competizioni del prossimo anno.

L’effetto Mourinho è immediato, sebbene le ultime uscite siano state fallimentari e sebbene non sia ancora chiaro se l’allenatore lusitano sia sempre lo stesso che ha vinto due Champions League con le maglie di Porto e Inter e con i nerazzurri il famigerato Triplete (tra l’altro comprendente la Coppa Italia vinta proprio battendo la Roma in finale con gol di Milito).

Il comunicato ufficiale del club della Capitale annuncia che Mourinho sarà il Responsabile Tecnico della Prima Squadra fino al 30 giugno 2024: contratto biennale, dunque, con uno stipendio che dovrebbe aggirarsi sui sette milioni di euro netti.

Evidente, in particolare, la soddisfazione del Presidente del club Dan Friedkin, che etichetta Mou come un “fuoriclasse che ha vinto trofei a ogni livello e garantirà una leadership e un’esperienza straordinarie per il nostro ambizioso progetto”.

Ma lo ripetiamo. Mourinho viene da un lustro molto difficile ed il recente esonero dal Tottenham è la dimostrazione. Lui, ad ogni modo, non si scompone di certo ed è pur sempre abituato alle critiche, specialmente su una piazza, come quella romana, non certo facile da gestire.

Cambia allenatore ma non nazionalità, dunque, il club giallorosso. Se ne va Paulo Fonseca, non confermato dopo la cocente eliminazione dalla semifinale di Europa League a causa del pesantissimo 6-2 rimediato dal Manchester United. E con la qualificazione alla prossima Champions League ormai appena ad un filo, c’era l’esigenza di cambiare aria.

A Mourinho il bentornato al calcio italiano.