Il fondo statunitense Elliott è il nuovo proprietario del Milan. Dopo quindici controversi mesi, finisce l’era targata Yonghong Li, l’imprenditore cinese che aveva prelevato la società dalla famiglia Berlusconi, ma che non era riuscito a trovare il denaro necessario per restarne al timone.

I tifosi milanisti rimpiangeranno poco il misterioso businessman asiatico, giunto in Italia con grandi ambizioni rivelatesi, dopo poco più di un anno, un fuoco di paglia in merito a proclami e reali intenzioni. Quella che si configura come una banca è ora in pieno possesso del Milan, ma potrebbe essere un bene per i sostenitori del Diavolo: a differenza di quanto si pensava fino a qualche giorno fa, Elliott è intenzionato a restare al Milan con un progetto a medio-lungo termine, rifinanziare il club valorizzandolo e rivendendolo, magari, al miglior offerente.

Così recita il comunicato ufficiale di Elliott: “La visione di Elliott per il Milan è chiara: creare stabilità finanziaria e di gestione; ottenere successi di lungo termine per AC Milan cominciando dalle fondamenta, assicurandosi che il club sia adeguatamente capitalizzato; e condurre un modello operativo sostenibile che rispetti le regole della UEFA sul Financial Fair Play. Elliott è pienamente consapevole della sfida e dell’impegno che derivano dall’essere proprietari di un’istituzione così importante. Elliott non è soltanto lieta di supportare il club durante questo momento di difficoltà, ma anche della sfida di raggiungere obiettivi ambiziosi in futuro attraverso il successo sul campo da parte del tecnico Gattuso e dei suoi giocatori”.

Di fatto è stato già azzerato il consiglio di amministrazione, privato dei quattro membri cinesi. In attesa di comunicazioni ufficiali, il nuovo proprietario del club dovrebbe essere Paul Singer, fondatore dell’istituto di credito americano. Per quanto concerne i vertici italiani, invece, fortemente in bilico appaiono le figure dell’amministratore delegato Marco Fassone e soprattutto del direttore sportivo Massimiliano Mirabelli, mentre è certa la presenza di Rino Gattuso in panchina.

Ringhio guiderà ancora la squadra da settembre, sebbene non sia ancora chiaro per quali obiettivi: in questo senso, Elliott dovrebbe presentarsi in prima persona davanti al Tas di Losanna per discutere l’appello in merito all’esclusione del club dall’Europa League. Se il Tribunale dovesse confermare la pena, occorrerà cedere qualche big per fare cassa, altrimenti le risorse potrebbero essere utilizzate per qualche colpo di mercato utile a valorizzare la rosa. Finora sono arrivati a parametro zero i croati Strinic e Halilovic, mentre i candidati a dover uscire sembrano essere Gigio Donnarumma, Leonardo Bonucci e Suso.