Il Borussia Dortmund deve fare i conti con alcune grane interne: da una parte Ousmane Dembelé, sospeso dalla squadra dopo aver disertato gli allenamenti per chiedere di essere ceduto al Barcellona; dall’altra Pierre Aubameyang, che medita un futuro lontano dalla Germania, magari ritornando in Italia.

Dembelé aveva fatto perdere le sue tracce tre giorni fa, non presentandosi agli allenamenti della squadra in preparazione per il debutto in Bundesliga perché fortemente intenzionato ad andare al Barcellona. Oggi la dirigenza del club tedesco fa sapere, attraverso una nota congiunta emessa dai responsabili dello staff tecnico Hans-Joachim Watzke, Michael Zorc e Peter Bosz) che il giocatore potrà allenarsi da solo e non aggregarsi al resto della squadra, in attesa che lo staff societario intraprenda una seria trattativa con i catalani (rifiutati, al momento, i 130 milioni messi sul piatto per il classe 1997).

La vicenda relativa ad Aubameyang è nota da settimane, anzi mesi: il giocatore ha ricevuto molte offerte e, rifiutate le sirene cinesi, sta meditando se ritornare in Italia, tra le file di quel Milan in cui è cresciuto prima di esplodere. Dopo l’esordio con il botto in Coppa di Germania, in cui ha siglato una tripletta nel match che i gialloneri hanno vinto per quattro a zero contro i Rielasingen-Arlen, alle domande dei giornalisti sul suo futuro ha risposto: “Vediamo che succederà”.

Una risposta che farà piacere il Milan, sempre vigile sulla vicenda, nonostante l’attaccante gabonese non abbia voluto entrare nel merito citando il club rossonero. Quest’ultimo, intanto, per tutelarsi sta per accelerare l’acquisto di Nikola Kalinic dalla Fiorentina.

Il Borussia, infine, sta per concludere anche le operazioni relative alla cessione di Emre Mor, attaccante turco di classe 1997, all’Inter.