Maurizio Zamparini resta alla guida del Palermo: in modo assolutamente inatteso è saltato il closing societario, vale a dire il passaggio del club siciliano nelle mani della cordata statunitense con a capo Paul Baccaglini.

Doveva essere il 30 giugno la data ultima per effettuare chiudere gli accordi e versare le quote di acquisto ed invece è stata la giornata che ha sancito come a guidare i rosanero anche per il prossimo anno sarà l’eccentrico patron friulano, che ha definito “ridicola” l’offerta presentata dall’ex volto delle Iene, accusato di non aver rispettato gli impegni presi in merito ad investimenti societari e impianto sportivo.

Così, colui che è stato eletto già lo scorso marzo Presidente della squadra appena retrocessa in Serie B, sarà costretto a dimettersi secondo gli accordi iniziali. A rivelare tutto è stato lo stesso Zamparini attraverso una lettera scritta dopo una notte insonne, in cui traspare rammarico per essere stato dipinto, a 76 anni e dopo una vita da imprenditore, un “bimbo capriccioso”.

Il vulcanico Presidente dimostra di avere a cuore il Palermo e non ha intenzione di lasciarlo chi non offre alcuna garanzia né ai tifosi e né alla città intera. Così sarà lui il numero uno del club che militerà nella prossima stagione nel campionato di Serie B. Lui che, nel frattempo, ha già scelto il nuovo allenatore, Bruno Tedino proveniente dal Pordenone.  “Grazie Palermo di esistere. Grazie per avermi sopportato come presidente. Vi voglio bene”, conclude il patron nella sua lettera-sfogo.

Ora si comincerà a lavorare sulla squadra da rinforzare per rendere immediata la risalita nella massima serie. Il primo colpo in questo senso è rappresentato dal trequartista italo-brasiliano Igor Coronado proveniente dal Trapani. Poco più di un milione di euro la cifra versata, il 40% della quale andrà al Floriana, squadra maltese che ha fatto crescere il calciatore.