Cambio di panchina per il Torino. Dopo la sconfitta in Coppa Italia nel derby contro la Juventus, la società granata ha deciso di dare il benservito a Sinisa Mihajlovic, al cui posto subentrerà Walter Mazzarri.

Max Allegri si rivela ancora una volta fatale per il tecnico serbo: quando quest’ultimo allenava il Milan, fu proprio una sconfitta contro i bianconeri a costargli la panchina rossonera, stavolta la storia si ripete. Miha paga l’involuzione della squadra nelle ultime uscite: pochi gol (complice anche il momento negativo che sta attraversnado il bomber Belotti), gioco poco brillante e decimo posto in classifica.

Rientrato in hotel al termine della partita che l’aveva visto espulso per proteste ai danni dell’arbitro in occasione del secondo gol della Juve, è stato raggiunto da una telefonata del direttore sportivo Petrachi, che gli ha comunicato la decisione della società, la quale ha stamane diramato il comunicato ufficiale ringraziando  l’ormai ex allenatore “per l’impegno e per la passione dimostrati in questi 18 mesi in granata”.

Al suo posto arriva Walter Mazzarri, appiedato dopo l’esonero da parte del Watford in Premier League, club dal quale era legato da un contratto fino al 2019. A riposo nella sua Toscana, il tecnico di San Vincenzo ha già raggiunto Torino per apporre la firma al contratto, che sarà di durata triennale. Primo impegno sarà, nel prossimo weekend, quello con il Bologna.

L’allenatore livornese porterà con sé anche Nicolò Frustalupi (vice), Giuseppe Pondrelli (preparatore) e Claudio Nitti (assistente). Dopo due maglie amaranto (Livorno e Reggina), ecco la seconda granata: dopo l’Acireale arriva il Toro. Prima della parentesi oltremanica, si ricordnao anche le esperienze in club più blasonati: quella poco proficua all’inter e quelle certamente più brillanti alla Sampdoria (traghettata fino in Champions League) e al Napoli, con cui ha raggiunto il secondo posto in campionato nella stagione 2012-2013.

Come nelle precedenti esperienze, anche al Torino giocherà verosimilmente con la difesa a tre, mentre in attacco, oltre al Gallo Belotti, atteso da tutti, ritroverà anche Niang, allenato già in Inghilterra.