La situazione è ormai compromessa: con soli 16 punti in 33 gare disputate, il Palermo occupa la diciannovesima posizione nel campionato di Serie A e vede la retrocessione nella cadetteria, la seconda nel giro di tre anni, davvero ad un passo. Solo l’aritmetica salva ancora la formazione rosanero, che sul campo meriterebbe obiettivamente di retrocedere dopo una stagione davvero sotto ogni aspettativa.

E sul futuro regnano molte incertezze, dal momento che questa è stata l’ultima annata gestita dal patron Maurizio Zamparini e che dal 2017-2018 a prendere le redini del club siciliano saranno Paul Baccaglini e il suo entourage. Proprio quest’ultimo è tornato a parlare a oltre un mese di distanza dalla conferenza stampa che annunciava il passaggio di proprietà e i progetti per il futuro.

È molto deluso dalla sua squadra, l’imprenditore italo-americano, specie dopo il pesante 6-2 subito nell’ultima giornata dalla Lazio. Per questo motivo, annuncia una vera rivoluzione, affermando che si può anche perdere una partita, ma bisogna farlo “a testa alta”, cosa che i giocatori non sono stati in grado di fare. A loro imputa principalmente un atteggiamento sbagliato non come uomini, ma come sportivi che entrano in campo con uno spirito che non si addice a dei professionisti.

Convinto che il progetto che abbia ereditato non sia all’altezza della storia del Palermo e della città intera, rivela che molti degli attuali componenti della rosa non faranno parte dell’organico della prossima stagione, senza tuttavia specificare eventuali nomi di chi resta e chi va via. Mettendo a tacere le tante voci circolate sul suo conto nel giro di queste settimane, Baccaglini precisa che il suo staff – avvocati, banchieri, tecnici – sta lavorando sodo per finalizzare l’operazione di acquisto e lo sta facendo nel modo in cui vanno portati avanti gli affari seri, ossia “con silenzio e discrezione”, sperando che tutto possa concludersi in tempo brevi.

Infine conclude con un “Forza Palermo”.