Il girone di andata del campionato di Serie A si è rivelato avaro di soddisfazioni per il Milan, eppure la dirigenza rossonera non darà vita ad un mercato di riparazione degno di questo nome.

Gennaro Gattuso dovrà necessariamente rimboccarsi le maniche e darsi da fare con il materiale già a disposizione, che – precisiamolo – è tutt’altro che scadente, ma non ha reso affatto come previsto nel corso della faraonica campagna estiva. Andre Silva, Kessie, Chalanoglu sono atleti di assoluto spessore, oltretutto in età ancora giovane, per cui bisogna assolutamente puntare su di loro e non sciupare gli investimenti societari.

Rpartire da zero, dunque rifondare per l’ennesima volta l’organico, significherebbe ammettere il fallimento della campagna acquisti operata negli scorsi mesi dalla premiata ditta composta da Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli. Ma non si può: ne vale l’immagine di una blasonata società come quella del Diavolo, nonché quella della nuova proprietà cinese.

Più che altro, l’organico va sfoltito con qualche elemento in uscita. Ha praticamente già pronte le valigie il difensore Paletta, che già da mesi sta cercando un’alternativa (sarà la Lazio che aveva già manifestato l’interesse nei suoi confronti, oppure il Sassuolo in cerca di un erede per il ritirato Paolo Cannavaro?), così come sono molto alte le probabilità che lasci Milanello anche Gustavo Gomez, che ha già avviato i contatti con il Boca Juniors per un prestito. Non esclusa neppure la partenza di Antonelli, seguito dalla Fiorentina.

Ma proprio nessun nome nuovo varcherà la porta di Milano? Forse si, sebbene non si tratti di giocatori altisonanti: si cerca Fofana dell’Udinese, ma piace anche Jankto. Basterà tutto ciò per far rinascere la compagine rossonera, attualmente all’undicesimo posto in classifica e distante quattordici punti dalla Roma che occupa la quarta piazza, ultima utile per qualificarsi alla prossima Champions League, obiettivo minimo di inizio stagione?