José Mourinho ha indubbiamente passato tempi migliori. Il tecnico portoghese si appresta ad affrontare una nuova stagione alla guida del Manchester United e spera di poterla passare in maniera più serena di quella appena conclusa.

Era lo Special One, in passato. Lo testimoniavano i numerosi e prestigiosi trofei vinti con la maglia del Porto prima e dell’Inter poi. Poi qualcosa deve essersi rotto, dal momento che, approdato in due club scottanti come Real Madrid e Manchester United, non è riuscito a vincere alcunché. Certo, qualche Coppa di Lega in bacheca, ma quanto può far realmente felice una FA Cup per uno che ha alzato al cielo due Champions League?

Nel corso dell’ultima annata, poi, ha dovuto assistere al trionfo in Premier League dei cugini del City guidati da Pep Guardiola e per uno come lui questo rappresenta un oltraggio. La società che lo stipendia è una delle più ricche al mondo e non ha certo timore di spendere qualche euro in più per far felice il suo tecnico, eppure, quando il calciomercato è ormai prossimo alla chiusura, sebbene rimangano ancora due settimane piene di trattative in Inghilterra, tutto appare in stallo.

La partecipazione alla ICC negli Stati Uniti ha dimostrato come la squadra abbia bisogno di qualche rinforzo (anche il pareggio contro il Milan è stata la prova), eppure finora sono arrivati soltanto due elementi: Fred dallo Shakhtar Donetsk e Dolot dal Porto. Chiede di più, l’allenatore lusitano, chiede altri sforzi alla dirigenza, che deve oltretutto resistere alle bizze di Paul Pogba che starebbe pensando di andarsene, forte del suo cartellino risalito dopo la vittoria in Coppa del Mondo con la sua Francia. Il Barcellona è sulle sue tracce, ma appare assolutamente improponibile la richiesta di 26 milioni a stagione fatta dal centrocampista.

Acquistare e non vendere, insomma: questo l’imperativo di Mou: sarà accontentato? Chissà!