“Hanno ucciso l’uomo ragno”, cantava Max Pezzali nel suo tormentone del 1992. L’eroe dei fumetti era defunto, per il cantautore pavese, ma il calciatore che si meritò quell’appellativo era allora all’apice della sua carriera di portiere. Stiamo parlando di Walter Zenga, che oggi comincia una nuova avventura da allenatore in Italia alla guida del Crotone.
Dopo il discusso abbandono di Davide Nicola, l’eroe della salvezza della squadra dello scorso anno, che ha mal digerito gli attacchi nei suoi confronti portati, a quanto pare, dal presidente stesso al termine dell’ultima partita persa con l’Udinese, la società ha ingaggiato l’ex portiere di Sampdoria e Inter, che sarà seguito in qualità di vice da Benny Carbone, lo scorso anno alla Ternana.
Immediata la firma del contratto, avvenuta nel quartier generale della società alla presenza del presidente Gianni Vrenna e del direttore sportivo Peppe Ursino. Di un anno la durata, con un’opzione per il secondo in caso di salvezza raggiunta. Attualmente il Crotone è quintultimo in classifica, con tre punti di vantaggio sulla Spal che occupa la terzultima posizione, quella che vale la retrocessione.
Zenga torna in Italia dopo due anni: l’ultima volta coincise con i pochi mesi alla Sampdoria tra il giugno e il novembre 2015; poco prima aveva guidato Catania e Palermo. L’ultima esperienza, invece, risale allo scorso anno, quando guidò per soli tre mesi gli inglesi del Wolverhampton Wanderers , nella Serie B d’Oltremanica.
In quest’ultimo anno lontano dalla panchina, Zenga ha rivestito il ruolo di commentatore tecnico per la Rai per le partite della Nazionale italiana: è stato lui a commentare la clamorosa mancata qualificazione italiana ai prossimi Mondiali in Russia. Speriamo abbia sorti migliori alla guida del Crotone, che punta diritto alla seconda permanenza consecutiva nella massima serie.