Luis Enrique lascerà la panchina del Barcellona a fine stagione. Dopo tre stagioni costellate di successi, l’ex tecnico della Roma comunica ai media la decisione di lasciare il club che negli ultimi anni ha dominato sulla scena internazionale.

La notizia era nell’aria da qualche settimana ed è stata confermata dallo stesso quarantaseienne nato a Gijon. In scadenza di contratto a giugno, non prolungherà la sua permanenza in blaugrana, né fa sapere se sono già stati avviati eventuali contatti con un nuovo club o se preferirà osservare un comprensibile periodo di riposo.

Parla di decisione “molto difficile” e “meditata” a lungo, come ovvio che sia, rivelando di aver informato sin dalla scorsa estate la società circa la sua intenzione di porre fine alla permanenza in Catalogna alla naturale scadenza dell’accordo. Le ragioni che hanno condotto a tale scelta? Il modo in cui va vissuta la professione, ammette, ovvero la mancanza di ore di riposo e di stacco necessarie per rigenerarsi.

In tre anni Luis Enrique e il Barcellona hanno vinto insieme due campionati, due coppe di Spagna, una Supercoppa di Spagna, una Champions League, una Supercoppa Europea e un Mondiale per club e in questa stagione è ancora in corsa per il campionato (lotta a due con il Real) e per la Coppa del Re (finale con l’Alaves), mentre è assai più difficile l’obiettivo Champions, dal momento che la sua squadra dovrà rimontare il pesante passivo di 0-4 subito per mano del Paris Saint Germain nell’andata degli ottavi di finale giocati a Parigi.

Il Presidente catalano Bartomeu accetta la decisione del suo dipendente, giudicandolo “un grande allenatore” e auspicando che possa completare al meglio il suo ciclo portando nuovi trofei in bacheca. “Il mio impegno in questi tre mesi sarà totale”, assicura concludendo Luis Enrique, mentre la società comincia a sondare il terreno per designare il suo successore.