Sembrava tutto volgere al meglio come da anni non accadeva, eppure è bastata una sconfitta a far tornare l’Inter con i piedi per terra: quella rimediata con l’Udinese nell’ultima giornata di campionato, giunta appena tre giorni dopo la faticosissima qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia contro il coriaceo Pordenone.
Ora che non si è più in cima alla classifica di Serie A, quali sono i reali obiettivi della compagine nerazzurra per la stagione in corso? Il Presidente Steven Zhang vola basso e afferma: “A Spalletti non chiediamo di vincere lo scudetto”, precisando di essere soddisfatto se si terminasse l’annata in zona Champions, che equivarrebbe al ritorno nell’Europa che conta.
E per quanto riguarda il mercato, invece? Quello di riparazione previsto per gennaio è ormai alle porte, ma per Luciano Spalletti si profilano tempi non semplicissimi: la dirigenza ha chiaramente lasciato intendere come non saranno fatti grossi sacrifici, anche per via delle regole UEFA che impongono di rispettare il fair play finanziario. Per arrivare al bilancio zero entro il prossimo 30 giugno, occorre fare ancora cassa e sarà necessario trovare altri settanta milioni di euro per dormire sonni tranquilli.
Dove trovarli? Da qualche cessione eccellente: di certo non Perisic e soprattutto Mauro Icardi, il trascinatore di questa prima parte di stagione, che ha di recente rinnovato il proprio contratto con la compagine lombarda: più probabilmente sarà in uscita uno tra Joao Mario o Brozovic.
In entrata, se ci sarà qualche colpo, non sarà ad effetto: si punta su Ramirez o Verdi, ad esempio, ma senza fare pazzie. Infine c’è la questione Thohir, tornato allo stadio dopo diversi mesi (guarda caso, nelle ultime due occasioni c’è stata una sconfitta per la sua squadra): a quanto pare il magnate indonesiano ha chiesto una buonuscita di 200 milioni a Suning per cedere la propria quota, sebbene lo stesso abbia poi smentito tali indiscrezioni.