L’eliminazione dell’Italia dalla fase finale dei Campionati Mondiali di Russia 2018 porterà inevitabili conseguenze nel clan azzurro. Il presidente federale Carlo Tavecchio cerca di resistere al suo posto, intanto ha dato l’inevitabile benservito a Giampiero Ventura, che non sarà più il commissario tecnico nonostante continuerà a percepire fino al 30 giugno, naturale scadenza del contratto, il suo stipendio.

E chi succedere al tecnico genovese? Il numero uno della FIGC vuole un nome altisonante, pur dovendo necessariamente spendere qualcosa in più per il suo ingaggio. Il nome principale, specie in quanto al momento senza panchina, è quello di Carlo Ancelotti: un vincente, dal momento che vanta nella sua carriera tre Champions League con il Milan e con il Real Madrid. Ma quanto gioverebbe all’emiliano rischiare in un ruolo tanto delicato come la guida della propria nazionale? Poco, perciò sembrerebbe proprio che la sua scelta sia quella di rifiutare la proposta non appena quest’ultima arrivi ufficialmente.

Non parla, per il momento, il diretto interessato, ma al suo posto lo fa lo storico procuratore Giovanni Branchini, che intervenuto in diretta ad una trasmissione radiofonica su Radio Deejay ha affermato: “Ancelotti non vuole mancare di rispetto a nessuno, ma in questo momento non è interessato”. Una dichiarazione chiara e coincisa, a cui, però, non credono dalla FIGC e parlano di “sciacallaggio giornalistico” ed invitano a non commentare notizie prive di fondamento.

Mentre resterà da capire quale sia il reale pensiero di Ancelotti, chi altro potrebbe succedere a Ventura? I nomi che si fanno sono quelli di Max Allegri, Roberto Mancini, Antonio Conte e Claudio Ranieri. Tutti sono attualmente impegnati – rispettivamente sulle panchine di Juventus, Zenit San Pietroburgo, Chelsea e Nantes – per cui, se si dovesse virare su uno di loro, bisognerà attendere fino alla prossima estate per permettergli di liberarsi, proseguendo ad interim con Gigi Di Biagio attuale tecnico della nazionale under 21.