L’avventura di Zlatan Ibrahimovic al Manchester United è ufficialmente terminata. Messo da parte dall’allenatore Jose Mourinho, l’asso svedese ha deciso di concludere anzitempo il contratto con il club inglese e di volare in direzione Los Angeles.

Reduce da un grave infortunio nella scorsa stagione nel corso di una gara di Europa League con i suoi Red Devils, si pensava che l’ariete scandinavo potesse chiudere in anticipo la sua carriera. Invece all’inizio dell’annata tuttora in corso aveva deciso di riabbracciare la causa della compagine britannica fino al prossimo giugno.

Le cose, tuttavia, non sono andate troppo bene, così ecco la decisione già nell’aria: fine del rapporto con il Manchester con due mesi di anticipo rispetto al normale termine del contratto. D’altronde la sua ultima gara risale ormai a tre mesi fa: era il 26 dicembre quando, contro il Barnley, scese per l’ultima volta in campo per la causa della sua squadra.

Se ne va a parametro zero e, contando sul procuratore dei procuratori, quel Mino Raiola spesso al centro delle principali trattative di calciomercato, sembra già aver trovato la sua nuova sistemazione. Già, perché a 37 anni non è ancora ora di appendere gli scarpini al chiodo: la prossima destinazione saranno gli States, più precisamente Los Angeles.

Manca solo l’ufficialità per sancire il suo ingresso con i LA Galaxy, con cui disputerà il campionato di Major League (MLS). “Anche le grandi cose finiscono e dopo due fantastiche stagioni con il Manchester United è arrivato il momento di andare avanti”, le parole con cui Ibrahimovic ha voluto salutare, attraverso il suo profilo twitter, i supporters inglesi, ringraziando poi “al club, ai tifosi, alla squadra, al tecnico e a tutti coloro che hanno condiviso con me questa parte della mia storia”.