Genoa scatenato sul mercato: la società ligure, che ha già venduto Rincon e Pavoletti, si è assicurata l’acquisto di Mauricio Pinilla ed è ormai ad un passo da quello di Adel Taarabt.

Tanti colpi in meno di una settimana. Niente male la campagna di rafforzamento del Grifone. In uscita troviamo Tomas Rincon, ceduto alla Juventus, e Leonardo Pavoletti, neoacquisto del Napoli. Ma è in entrata che la società di Enrico Preziosi mette a segno un investimento dopo l’altro.

Dopo gli affari del difensore Andrea Beghetto, prelevato dalla Spal, e del centrocampista Leonardo Morosini, proveniente dal Brescia, è il turno di Mauricio Ricardo Pinilla, acquistato dall’Atalanta con un contratto fino al 2018. La trattativa è andata facilmente in porto grazie alla volontà del patron nerazzurro Antonio Percassi, desideroso di privarsi di un giocatore dall’elevato ingaggio e di proseguire al tempo stesso sulla linea verde che da anni è il punto di forza del club.

Sono 700 mila euro annui i soldi che percepirà l’ormai ex orobico, duecentomila in meno di quanto ha percepito finora a Bergamo. E per Pinilla è un ritorno in Riviera, dove ha già militato nella stagione 2014-15 collezionando 14 presenze e tre reti. Già effettuate le visite mediche, sarà immediatamente a disposizione di Juric per il delicato match contro la Roma.

Ma Pinilla non basta. A disposizione del tecnico croato arriverà anche Adel Taarabt, ventisettenne marocchino che ha militato in Italia nel 2014 con la maglia del Milan, in cui non ha affatto sfigurato pur in un’annata disgraziata per la compagine rossonera. Attualmente in forza al Benfica, dove in realtà non vede da tempo il terreno di gioco, sarà portato a Genova con la formula del prestito fino a fine stagione.

Il giocatore dimostra di apprezzare pienamente la nuova destinazione e, una volta atterrato a Malpensa per le visite mediche, ha dichiarato di essere felice di essere nuovamente in Italia e, pur in condizioni fisiche certamente non all’altezza, spera di ripagare al meglio la fiducia della dirigenza rossoblù.